Fra i tanti premi e riconoscimenti che periodicamente vengono organizzati in provincia di Lecce, sicuramente “il Sallentino”, annualmente conferito a quanti hanno rappresentato un valore aggiunto per la terra salentina, possiede inequivocabili doti distintive per una ragione semplicissima.
Mentre gli altri premi quasi sempre si palesano essenzialmente come occasione per fare spettacolo, passerella e richiamo turistico, attribuendo riconoscimenti ai soliti e arcinoti personaggi di livello nazionale, specchietti per le allodole per finalità diverse, “il Sallentino”, invece, seleziona rigorosamente salentini che sicuramente e particolarmente si distinguono in ogni campo di attività o anche non salentini che abbiano comunque proposto la “Cultura Salento” all’attenzione nazionale ed internazionale, promuovendo il territorio con le sue espressioni di eccellente positività.
La differenza, quindi, appare notevole, poiché, uscendo dal becero provincialismo, questo Riconoscimento intende far conoscere e valorizzare quanti illustrano la Terra salentina, non con velleità campanilistiche o provincialistiche ma con l’intento anche di individuare e dare soddisfazione a chi, come si suol dire, non è profeta nella sua piccola Patria.
Questa puntualizzazione è opportuna e necessaria.
Probabilmente “il Sallentino” non paga in termini di richiamo, di esibizionismo, non interessa chi, innamorato dei forestieri, ignora, poi, le risorse umane della propria Terra…
Questo Premio però svolge anche un ruolo sociale ed educativo, facendo sapere ai salentini quante intelligenze si sono distinte e si distinguono in loco portando lustro in ogni settore della vita civile nella propria regione, in Italia e nel mondo, senza complessi e ruoli minoritari e, certamente, pone le premesse alla concreta possibilità di rivivere emotivamente le radici della nostra identità culturale, concretizzando l’opportunità di “integrarsi” ed “assaporare” tutto ciò che è salentino.
In occasione della terza edizione dell’evento, la direzione ha voluto diffondere questa testimonianza a presentazione del Riconoscimento e per rimarcare alcuni aspetti fondamentali ed alcuni momenti significativi della Storia e della Cultura di Terra d’Otranto.
Questo strumento di comunicazione ci consente anche di ringraziare quanti hanno creduto nell’iniziativa. In primo luogo, con grande affetto e infinita riconoscenza, il compianto Gino Rizzo, che da subito ne ha apprezzato e condiviso l’impostazione e le finalità, presiedendolo per le prime due edizioni e contribuendo alla sua caratterizzazione di risorsa di qualità del territorio salentino. 
Certamente, avrebbe proseguito il cammino. 
Il suo prezioso insegnamento continuerà ad illuminare il nostro impegno…